Le prove di vibrazione sono necessarie in diverse fasi della vita di un progetto: dalla prototipazione iniziale all’ottimizzazione, fino alla verifica di conformità (qualification e acceptance). Lo scopo della prova può essere la caratterizzazione dinamica del componente, la ricerca dei punti di debolezza meccanica, l’identificazione della degradazione del componente o dell’insorgenza di difetti nel prodotto finito.
I test di vibrazione eseguiti su shaker possono essere definiti a partire da normative internazionali (es. IEC 60068, ISO 16750, MIL-STD-810H) o di specifici produttori (es. CS.00056, VW 80000, GS97073), da misure a banco o in vettura. Le tipologie di test effettuati sono principalmente: sine, random, sine on random, shock, e sine dwell.
A partire dalla specifica esigenza, si va a definire con il cliente la prova più idonea. Per ciascuna prova vengono anche definiti i parametri di test come ampiezza della vibrazione, durata e range di frequenze. Ciascun test può essere a singolo asse o su più assi. Si può inoltre aggiungere un ciclo termico per simulare al meglio l’ambiente reale di esercizio. Qualora ad essere testato sia un componente elettrico o elettronico, è possibile verificarne il funzionamento e acquisirne il segnale durante la prova.
Particolare attenzione va dedicata alla scelta del profilo di test. In base all’obiettivo del test, si può scegliere tra profili definiti da normativa, profili basati su misure sperimentali effettuate da o presso il cliente, profili suggeriti da simulazioni numeriche, profili dettati dallo storico del cliente.
Le prove più diffuse sono:
- Sinusoidali con tono singolo o multi tono
- Random
- Shock
- Risonanza (track and dwell)
- Riproduzione di segnali misurati sperimentalmente
- Analisi modale
Tutte le precedenti prove possono essere combinate con profili di temperatura e umidità.
Perché la prova sia efficace, occorre che le condizioni di test siano le più rappresentative possibile delle reali condizioni di utilizzo del componente/sensore da testare. Pertanto, bisogna prestare molta attenzione non solo alle grandezze del test, ma anche alla realizzazione della fixture di interfaccia tra componente e shaker che dovrà riprodurre il più fedelmente possibile che condizioni reali di fissaggio del componente garantendo contemporaneamente la risposta dinamica necessaria a non interferire con il test. A questo scopo, offriamo al cliente sia la consulenza (progetto e validazione FEM) che la possibilità di realizzare l’interfaccia direttamente presso di noi.